Alexa Capra e Daniele Robotti |
L’educazione del cane fino a oggi è stata valutata nella prospettiva della qualità di vita del proprietario. La domanda giusta forse non è: cosa fare perché il cane non tiri al guinzaglio (e fare così felice il proprietario). E’: di quali strumenti ha bisogno il cane per scegliere un diverso comportamento (ed essere così felice di fare una passeggiata al guinzaglio)? Quali sono le cause del suo comportamento? Il cane è emotivamente in grado di fare altro in quella situazione?
La nuova frontiera dell’educazione (dell’addestramento, della riabilitazione), è osservare il mondo dalla prospettiva del cane, dare al cane gli strumenti fisici, mentali, emotivi e sociali non solo per esibire i comportamenti che ci sono graditi, ma per vivere bene. Questo libro si basa interamente su questa nuova filosofia: scegliere un cane in base alle sue reali caratteristiche e personalità, abbattere il muro che ci impedisce di vedere cosa prova, di aiutarlo quando ha bisogno di noi, di impostare la nostra relazione sulla comunicazione e il rispetto.
Nel mio lavoro un aspetto importante è mantenere sempre un approccio sperimentale: anche se una spiegazione o un procedimento funzionano, non basta. Non posso fare a meno di chiedermi se esiste un altra spiegazione, se cambiando quel procedimento, o scegliendone uno differente, il risultato sarà uguale, o se sarà diverso. Potrebbe essere migliore, ed è solo non fermandosi mai alla prima soluzione che è possibile crescere tanto nella teoria quanto nella pratica.
Anche chi ha anni di esperienza può riuscire a osservare il mondo dei cani con la stessa apertura mentale di chi si prepara a un lungo cammino. Un lungo sentiero tortuoso, in compagnia di molti amici a due e quattro zampe.
Nessun commento:
Posta un commento