venerdì 13 maggio 2011

L'odore del corpo umano

Molti animali utilizzano la comunicazione chimica o ferormoni per comunicare.
Essi possono lasciare il loro odore per marcare il territorio o attrarre i compagni per l'accoppiamento. Essi utilizzano spesso l'olfatto per trovare prede e identificare gli altri animali. Gli animali spesso usano la comunicazione chimica per marcare un territorio delimitandone i propri confini. Partono i feromoni, sostanze chimiche indispensabili per la comunicazione sessuale.

L'odore individuale del corpo umano
Gi odori in modo particolare si generano in determinate parti del corpo quali il cuoio capelluto, le ascelle, le zone intime, le estremità (mani e piedi). L’odore corporeo infatti è collegato alla presenza di determinate ghiandole che secernono le sostanze a cui esso è dovuto. Queste ghiandole sono: sebacee, sudoripare, apocrife. Le prime sono particolarmente abbondanti nel cuoio capelluto, sul viso e sul petto; le seconde sono diffuse ovunque ma molto attive nel palmo della mano e nella pianta dei piedi; le terze si trovano concentrate nelle zone sessuali quali le ascelle, il seno, le zone inguinali e perianali.

Ognuna di queste ghiandole produce una propria secrezione, chimicamente definita. Il sebo, prodotto dalle sebacee, è costituito da una miscela di grassi; il sudore, generato dalle sudoripare, è una soluzione salina ed infine, il sudore apocrino è rappresentato da un’emulsione di grasso in acqua.
La funzione del sebo era quella di lubrificare, in un tempo remoto, la nostra “pelliccia”; ora si limita a lubrificare i capelli. Il sudore ha il compito di regolare la temperatura corporea e di espellere “rifiuti” come urea, acido urico, ammoniaca. Il sudore apocrino non è altro di ciò che ci resta del richiamo sessuale, ancora deltutto evidente negli animali. L’odore naturale del corpo deriva dalla miscelazione di queste tre sostanze. Appena emesse dal corpo, sebo e sudore non hanno odore mentre è solo minimamente percettibile quello del sudore apocrino. La presenza di una vasta flora microbica, la temperatura e l’umidità elevata di certe zone (ascelle, inguine, piedi), favoriscono l’elaborazione di queste secrezioni da parte dei batteri, che le trovano un ottimo terreno di coltura e di moltiplicazione. È dunque il metabolismo microbico che porta alla formazione delle sostanze volatili odoranti.

Batteri
FIN DALLA NASCITA LA NOSTRA PELLE VIENE COLONIZZATA DA MILIONI DI MICRORGANISMI, PER LO PIÙ BATTERI E LIEVITI.
Come noto i batteri vengono divisi in due categorie: GRAM-positivi e GRAM-negativi, sulla pelle albergano soprattutto i GRAM-positivi.
Tranne il caso dello stafilococco aureo i batteri sono tutti non patogeni. In sostanza si tratta di una flora servizievole che, in cambio della protezione che ci offre, si limita a nutrirsi di quanto il nostro corpo secerne; di conseguenza questi batteri hanno la proprietà di lasciare quegli “avanzi” odoranti dopo i loro banchetti. Ogni essere vivente  convive con un continuo ciclo di morte e nascita delle proprie cellule. In ogni secondo nel corpo umano muoiono quasi 50 milioni di cellule e la maggior parte si disperdono nell'ambiente, si calcola che circa 40.000 particelle al minuto vengono rilasciate nell'ambiente. La pelle è la dimora naturale di molti parassiti, funghi e batteri he costantemente mangiano e digeriscono quelle cellule morte da noi espulse, il sudore e le nostre secrezioni cutanee come il sebo ed grassi. Il miscuglio di vapori e gas formatosi durante questo processo di degenerazione della nostra pelle, grazie all'azione batterica, genera il nostro odore naturale individuale unico e distinguibile da qualsiasi altro odore. L'odore però non ha sempre la stessa intensità, poiché i batteri non sempre si riproducono nella stessa velocità a causa dalla temperatura, dall'umidità e dalla pressione dell'aria.
In condizioni ideali l'odore si sviluppa rapidamente e svanisce solo lentamente.
In condizioni climatiche sfavorevoli i batteri lavorano lentamente e di conseguenza generano meno odore.
Il cane Mantrailer riesce a memorizzare questa complessità di dati, elaborarli ed associarli ad un unico odore rappresentante l'individuo che dovrà poi trovare seguendo la scia di particelle discriminandole da tutto il resto.

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