Rex aspetta la partenza |
Ho visto diversi figuranti strisciare e picchiare i piedi a terra per dare più informazioni al cane che poi li dovrà cercare. È vero che l'odore del terreno calpestato può essere un aiuto supplementare per il cane ma un Mantrailer non ricerca basandosi su quel tipo di informazione.
Ma che differenza c'è fra i due metodi?
Il TRACKING è il seguire l’orma formata dall’azione meccanica del piede sul terreno. Il cane impara a seguire l’odore provocato dalla frammentazione del suolo, il calpestamento dell’erba, dagli aromi rilasciati dagli steli d’erba. L’intensità dell’odore dipende dal peso del tracciatore, dal tempo trascorso dal suo passaggio, dalle condizioni del terreno, le condizioni ambientali. Il cane non sta seguendo l’odore di una persona, sta seguendo una traccia. Se due tracciatori di peso simile si incrociano nello stesso momento, il cane non sarà in grado di distinguere le due tracce.
Il tracking è l’esercizio richiesto ai cani da utilità e difesa, nella prova di fiuto su pista. Il cane è legato alla traccia, che non può abbandonare, e che deve imparare a seguire ignorando le altre informazioni olfattive, o il disturbo causato dal vento.
Bull su una traccia di 24 ore |
Se il disperso attraversa larghe praterie o piazze in giornate di vento ho visto cani percorrere la traccia anche a più di 30-40 metri a lato rispetto al percorso originale del figurante.
Rosso: odore individale - Blu: odore frammentazione suolo |
Settimana scorsa su una pista di 24 ore tutti i cani hanno percorso un tratto del Trail sulla sponda opposta di un ruscello rispetto alla traccia originale. Il forte vento in quella direzione confermava che le particelle erano più forti da quella parte rispetto alla pista originale.
Durante gli esami quindi si tiene conto in modo attento della tolleranza di fuori pista (generalmente di 30 metri) che in condizioni particolari può essere anche superiore.
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