Una cosa che purtroppo ho visto spesso anche in altre discipline fuori dal Mantrailing come la ricerca in superficie, è quella di bruciare le tappe e di aver fretta di fare tutto nel minor tempo possibile. Chi ha lavorato nell'addestramento in questo momento sta già sorridendo e forse sta pensando a quel conduttore, o a quell'altro... che hanno fatto passi da gigante all'inizio e poi improvvisamente... il crollo nella crisi più assoluta; chi invece pensa a se stesso sorride un po meno perché sa quanto ci è voluto a ricostruire tutto dall'inizio.
Un errore comune tra i principianti Mantrailer, a causa dell'ambizione di arrivare subito, è di portare il cane in Overstretching (letteralmente tirare troppo o sovraccaricare) non avendo la pazienza di aspettare che il cane maturi le sue competenze con esercizi appropriati.
Quali sono altri gli errori più comuni vengono fatti?
Ve ne dico uno che non è assolutamente da sottovalutare.
Un cane inizialmente deve essere corretto e quindi acquisisce esperienza e impara a lavorare in modo preciso e autonomo perché glielo insegniamo. Ma ecco il punto dove in agguato troviamo il tranello. Facciamo un esercizio e diciamo all'istruttore di non voler sapere dove si trova il figurante, in fondo siamo già molto bravi con il nostro cane. Vi ricordo che io sono del parere che il conduttore non deve mai sapere dove è passato il figurante. Ma allora? Dove sta il problema?
La natura umana è incline all'ingannare e a speculare. Chi di voi non ha mai cercato di vedere il figurante mentre si allontana, scagli la prima pietra! È proprio questo il problema. Se noi abbiamo un indizio o peggio, pensiamo di averlo, inevitabilmente condizioneremo il nostro cane.
Ma chi deve guidare? (forse capirete perché nelle auto di solito troviamo un solo volante)
Quando percorriamo il Trail nel nostro esercizio con un cane di un certo livello, non dovremmo fare altro che seguirlo. Il nostro compito è stargli dietro e gestire il guinzaglio in modo che non tocchi a terra, e nient'altro! Ricordate che è il cane, non voi che deve guidare, voi siete il passeggero e guai a voi se toccate il volante.
Ma si, lo so... alla partenza si è tutti stressati come se fossimo noi a dover annusare; e quì cominciano le paranoie... mentre lavoriamo vediamo che l'istruttore si ferma... allora pensiamo subito che siamo su un falso e condizioniamo il cane con il solo pensiero e atteggiamento, e torniamo indietro, e facciamo fare rotonde di controllo, e stressiamo il nostro povero cane. Mentre lavoriamo pensiamo e speculiamo su dove potrebbe essere andato a nascondersi il figurante... e nella maggior parte dei casi il cane alla fine va dove pensiamo noi e non dove lui sarebbe andato con un conduttore meno complicato dall'altra parte del guinzaglio. Ancora una volta condizioniamo il nostro cane.
Non sottovalutate mai questo aspetto!
Rex, il mio Pastore Tedesco, me lo ha confermato molte volte su come è sensibile rispetto ai miei atteggiamenti. Quando mi alzo dalla poltrona e Rex è sul tappeto nel suo angolino mi ignora quasi completamente, o diciamo che mi guarda con la coda dell'occhio. Ma quando penso: "ora mi alzo e porto fuori il cane a fare i suoi bisogni" ...quando mi alzo fa un balzo in aria e mi gira intorno entusiasta della mia scelta di alzarmi dalla poltrona per andare a spasso. Vi garantisco che non ho ancora capito bene quale indizio io lasci al cane.
Ora vi racconto un mio errore durante un esercizio, che è lo spunto di questo Post... Ci ho messo un mese a elaborare e capire il motivo di un certo comportamento di Rex. E proprio oggi credo da avere la risposta.
Mi trovavo ad un corso intensivo di addestramento di tre giorni per cani di superficie e Mantrailing. Quel giorno c'è stato preparato un esercizio notturno lungo un chilometro e mezzo. Una simulazione reale dove io come conduttore non sapevo nulla fino all'ultimo minuto prima della partenza.
L'esaminatore mi avrebbe chiamato via radio e dato le coordinate su dove trovarmi per ricevere le istruzioni della Polizia (simulate) e l'indumento.
Io ho percepito da una discussione che l'esaminatore faceva nel pomeriggio con i figuranti che per un po li avrebbe seguiti in macchina, non volevo sentire... ma ho sentito.
Inizia l'esercizio:
Quando inizia l'esercizio mi trovo sul posto e Rex mi fa una partenza molto buona e mi da una forte garanzia che è sulla pista giusta, proprio sulla strada asfaltata. Ad un certo punto lascia la strada si infila in ciò che a me sembrava una piazzetta. Fra me ho pensato... (ECCO L'ERRORE, NON DOVEVO PENSARE) ...ho pensato che se l'esaminatore seguiva i figuranti con l'auto era improbabile che fossero andati di li, Rex poi mi alza la testa gira da solo (da solo ero convinto io) e torna indietro continuando sulla strada. Io fra me e me ho pensato che Rex mi stava confermando ciò che era logico.
Ma poi dopo una cinquantina di metri sulla strada sono cominciate le difficoltà, negativi a destra, negativi a sinistra, negativi diritti... Ho lavorato per circa 40 minuti per poi piano piano tornare su quella fatidica piazzetta dove Rex mi ha riportato. Non era una piazzetta il buio della notte mi ha ingannato, ma era una stradina dove l'istruttore poteva benissimo seguire i figuranti stando in auto.
Grande Rex, ha lavorato molto bene, nonostante il mio condizionamento poi ha preso la pista giusta ma quei 40 minuti nei falsi di notte li abbiamo pagati in resistenza avendo bruciato le energie. Tutta colpa mia... e Rex non me l'ha nemmeno fatta pesare. Il più che mi dispiace è che io ho fatto cena ma Rex non ha ricevuto compenso per il suo ottimo lavoro. Sarebbe dovuto essere il contrario.
State attenti a non condizionare il cane, altrimenti gli esercizi saranno sempre più lontani da quella che è la realtà di una ricerca reale.
Alcune cose che potrebbero condizionare il cane di Mantrailing
- Osservare il comportamento di chi ci segue per capire se è giusto o no il lavoro
- Speculare su come potrebbe essere preparato l'esercizio
- Cercare di osservare il figurante mentre va a nascondersi
- Concludere che il cane è attratto da altro...
il resto ditemelo voi...
Nessun commento:
Posta un commento